Jaroslav Kulhavy e Howard Grotts vincono la Cape Epic!

L’ultima tappa va a Michele Casagrande e Fabian Rabensteiner.

L’edizione 2018 della gara a tappe in coppia più dura del mondo si è conclusa dopo 8 giorni e con 620 km nelle gambe. Dopo essere già saliti per tre volte sul podio, Michele Casagrande e Fabian Rabensteiner del team Trek Selle San Marco 2 vincono l’ultima tappa.

La Cape Epic 2018 si è conclusa con il gran finale, l’ottava ed ultima giornata di gara. L’ha vinta la squadra che si è dimostrata nettamente più forte, il team Investec Songo Specialized che per l’ennesima volta vince la corsa a tappe in coppia più selettiva del mondo. L’ha fatto con una squadra nuova, visto che c’era per la prima volta il 25enne americano Howard Grotts.

Un ragazzo che arriva da Durango in Colorado, alto 1,71 mt. e che pesa solo 58 km. Ha corso insieme alla “star” Jaroslav Kulhavy, soprannominato il “Czech Express”. Alto 1,87 mt e pesante 76 km “Jarda” ha fatto la differenza, portando la squadra alla vittoria finale, tutti gli avversari hanno riconosciuto che quando si mette davanti, con il suo fisico, sembra una locomotiva di tira il gruppo. Questa è la terza volta che vince la Cape Epic, ci era già riuscito nel 2013 e nel 2015 in coppia con Christoph Sauser.

Lasciata la Huguenot High and Primary School di Wellington alle 8:00 (un’ora più tardi del solito), l’ultimo sforzo (70 km e 2.000 mt. D+) prevedeva l’arrivo a Paarl presso l’affasciante Val de Vie. Chi tremava per la classifica generale erano i Cannondale che avevano solo 20 secondi di vantaggio sui Canyon.

La lotta non è durata molto, Manuel Fumic come era già successo negli ultimi giorni, è andato in crisi e si è staccato. Pedalando poco concentrato, senza farlo apposta ha addirittura centrato il sudafricano Kleinhans, alla fine Henrique Avancini ha dovuto rallentare e aspettarlo. Poi la giornata negativa è continuata quando il brasiliano ha forato.

Davanti è stato bello vedere il gruppo al comando. C’erano le maglie gialle degli Specialized, i Canyon Lakata e Hynek che erano alla caccia della seconda posizione finale, i lusitani Carrettero e Pinto (Buff Scott) e tre Trek Selle San Marco. Michele Casagrande e Fabian Rabensteiner che puntavano ad un altro podio, affiancato da Damiano Ferraro che era con loro per aiutarli in caso di problemi meccanici. Lo stesso schema di sabato, Samuele Porro che non riusciva a tenere la ruota del suo compagno di squadra si è staccato.

Grande prova dell’olandese Peter Wouters del team 9th Wave, che orfano dello sfortunato compagno di squadra Enrico Theuns, costretto al ritiro qualche giorno fa, pur fuori classifica (la gara prevede infatti di completare le tappe sempre in coppia!), ha deciso di completare da solo tutta la gara ed ha conquistato un quarto tempo di tappa  nella giornata di venerdì.

Il gruppo si è poi spezzato, prima si sono staccati i Buff Scott poi quando c’è stato l’attacco di Casagrande e Rabensteiner, Kristian Hynek ha avuto un piccolo problema meccanico. A quel punto sono rimasti davanti solo gli Specialized e il team Trek Selle San Marco 2, questi ultimi erano a caccia della vittoria di tappa e con decisione hanno aperto il gas prendendo la testa della corsa staccando Kulhavy e Grotts che con la maglia gialla dovevano evitare tutti i rischi.

E’ arrivata così una fantastica vittoria conquistata in sella alle loro Trek Top Fuel da Michele Casagrande e Fabian Rabensteiner, il giusto premio ad una Cape Epic corsa ad alto livello e con gli ultimi 3 giorni corsi a tutta. Terzi lunedì, sono risaliti sul podio e sempre in seconda posizione venerdì e sabato ed oggi si sono portati a casa il risultato che mancava, il successo di tappa.

Chiudono la loro avventura in Sudafrica (la terza per Fabian, la prima per Michele) in sesta posizione a 31′ 28” dalla vetta.

Alle loro spalle sono arrivati Kulhavy e Grotts che hanno festeggiato la vittoria finale, terzi i Buff Scott e quarti i Canyon che invece erano felici per aver fatto fuori i Cannondale, conquistando la seconda posizione finale. Grande assente in questa festa lo Scott SRAM Racing team che dopo il trionfo del 2017 quest’anno ha perso la partita, game over con i ritiri primi di Stirnemann (compagno di Nino) e poi di Frischnecht.

Grande prova dell’olandese Peter Wouters del team 9th Wave, che orfano dello sfortunato compagno di squadra Enrico Theuns, costretto al ritiro qualche giorno fa, pur fuori classifica (la gara prevede infatti di completare le tappe sempre in coppia!), ha deciso di completare da solo tutta la gara ed ha conquistato un quarto tempo di tappa nella giornata di venerdì.

ORDINE D’ARRIVO UFFICIOSO 7#TAPPA MEN

1. Trek Selle San Marco 2 | Fabian Rabensteiner – Michele Casagrande 2:47.37

2. Investec Songo Specialized | Jaroslav Kulhavy (CZE) – Howard Grotts (USA) +48,0

3. Buff Scott MTB | Francesc Guerra Carretero (SPA) – Luis Leao Pinto (POR) +1.10

CLASSIFICA FINALE MEN

1. Investec Songo Specialized | Jaroslav Kulhavy (CZE) – Howard Grotts (USA) 25:29:48

2. Canyon Topeak | Alban Lakata (AUT) – Kristian Hynek (CZE) +9.3

3. Cannondale Factory Racing | Manuel Fumic (GER) – Henrique Avancini (BRA) +13.12

4. Buff Scott MTB | Francesc Guerra Carretero (SPA) – Luis Leao Pinto (POR) +18.53

5. Centurion Vaude | Nicola Rohrbach (SVI) – Daniel Geismayr (AUT) +23.32

6. Trek Selle San Marco 2 | Fabian Rabensteiner – Michele Casagrande +31.2

7. Bulls 2 | Simon Stiebjahn – Tim Bohme (GER) +43.52

8. Kulu Manzi Project | Frans Claes (BEL) – Markus Bauer (GER) +45.13

9. Buff Scott 2 | Miguel Muñoz Moreno – Enrique Morcillo Vergara (SPA) +51.40

10. Bulls | Karl Platt (GER) – Urs Huber (SVI) +59,27

CLASSIFICA FINALE MASTERS

1. Wilier Force 7C 2 | Massimo Debertolis – Ondrej Fojtik (CZE) 28:10:55

2. Mornington Cycles / TRush | Brad Clarke- Rohin Adams (AUS) +17.56

3. Absa – WBR | George Hincapie – Christian Vande Velde (USA) +49.47

Fonte: Pianeta Mountain Bike

Photo ©Mark Sampson/Zoon Cronje Cape Epic/SPORTZPICS | Michele Mondini | Alex Luise | Michal Cerveny | Peter Wouters | 9th Wave

Photogallery Courtesy by Pianeta Mountain Bike – Peter Wouters – Enrico Theuns

 

 

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